Una valle: Efra

Il brontolìo del fiume sale vigoroso dal fondo della valle e la leggera brezza dal quale proviene riesce con astuzia a penetrare nel fitto bosco di ontani che la protegge da sguardi indiscreti. Uccelli di varie specie e qualche topolino si aggirano tra i cespugli ed i felceti in cerca di cibo per la prima colazione. Ancora è presto ma la natura non dorme a lungo, fauna e flora appaion più vispe che mai. Una gazza gracchia più volte ad annunciare la mia presenza poi si libra con destrezza tra i fusti e i rami degli alberi. Ora tutti sanno che un estraneo si trova in prossimità. Il mormorìo del torrente si intensifica quando nella stretta vallata si diramano gli affluenti ed il suo corso è adesso modellato dalle cascate, antiche voci che non hanno tempo.

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32… col botto(a)

“Dica trentadue…” “Guarda che ti sbagli… era trentatrè!”.

Oggi ho voglia di varcare la barriera del “fatidico 3x”, che in Ticino pare sia ormai divenuta una tendenza, a quanto risulta su un sito il quale non sto ora a descriverne l’entità. Difatti, secondo alcuni “intenditori” se non sali una vetta oltre i 3000m non hai asceso niente di speciale. Ma siamo diventati matti? Dire “Andiamo a fare un tremila!” è normale che fa figo, tant’è vero che se uno dice “Vado a fare un 2999…” oppure “un 2654…” all’altro gli scappa da ridere. In ogni caso da noi esistono cime assai meno elevate, molto più belle ed interessanti che vale davvero la pena di conoscere. E non ci si va per seguire la moda, infatti lassù non si incontrerà mai nessuno. Il classico esempio evidente, lo Scopi. Una montagna che quasi tocca i 3200m, ma non ditemi che una volta lassù ci si senta appagati. E lo stesso discorso vale per altre cime, o per i 4000m che si fanno in giornata ed in seggiovia!

Bene, dopo il “sermone” la smentita, perché come detto oggi salirò su un tremila (forse un po’ meno di moda di altri) con il mio amico di lunga data Gabriele. Anche se la salita non sarà eccessiva, partiamo comunque molto presto, per godere del fresco e per poi avere tutta la giornata a disposizione.

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Holidains

Ovvero “Holidays & Mountains”, ovvero le mie vacanze trascorse in montagna. E si, dove altrimenti potrei stare in ferie ad agosto, se non in quota? Diciamo che la meteo, soprattutto nella seconda settimana, mi si è messa un po’ contro impedendomi di portare a termine alcuni progetti già pianificati. Poco importa, le montagne restano lì ed il loro conseguimento è solo posticipato.

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1 agosto

Festa Nazionale. Tutto sommato un giorno come un altro, quest’anno oltretutto il festivo è caduto di domenica, ossia un giorno di ferie in meno nel calendario lavorativo. Da bambino amavo accendere il falò, i razzi, le fontanelle, sarasette e petardi e tutto quanto fischiava e scoppiettava… tempi bellissimi ormai andati e che non tornano più. Oggi mi limito ad osservare i fuochi artificiali degli altri.

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