Così parlò D.H.

Se oggi fosse ancora vivo, cosa o chi sarebbe diventato oltre a quello che già egli ebbe il pieno diritto di essere? Cosa avrebbe fatto ancora di così tanto ardito da far rabbrividire persino le imperturbabili anime di giornalisti e giornali, sempre pronte di lui a raccontar imprese? Perché la sua vita finì così, in un piccolo luogo apparentemente gradevole rispetto a quei grandi, immensi spazi dominati da possenti denomi che lui riuscì, in qualche modo, ad addomesticare? Il dubbio rimane, c’è il sospetto che forse lui abbia operato una scelta e che forse i veri denomi vivessero dentro di lui e che quel giorno, il 17 gennaio del 1977, alla fine hanno vinto. Forse.

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Imparare a respirare

Imparare a respirare. Forse, è questo l’aspetto più nobile per colui che sa andare in montagna. Respirare non significa soltanto riempire d’aria i polmoni per poi svuotarli subito dopo. Respirare significa nascere, crescere, invecchiare. Respirare significa avere un proprio carattere, realizzare le proprie necessità, coltivare una passione. Imparare a respirare significa imparare a raccogliere quanto di buono la nostra vita ci può offrire, nel bene e nel male, nella gioia e nel dolore; significa andare avanti, sempre, anche quando sembrerebbe davvero impossibile.

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Abito in Paradiso

Chantal Mauduit: l’alpinismo nella determinazione e nella poesia. Parigina, dall’aspetto grazioso e dai modi semplici ma raffinati, si avvicinò al mondo verticale in giovane età innamorandosene irreparabilmente. Dapprima le Alpi, poi le Ande e l’Himalaya, luoghi nei quali ha dato prova di abilità e coraggio “al femminile”. L’Himalaya diverrà il suo piccolo regno, il suo focolare stellato, la sua musa ispiratrice, l’alba ed il tramonto della sua stessa vita vissuta fino in fondo, perché diverrà anche il luogo che lei vide per l’ultima volta. Era il 1998, aveva 34 anni.

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“Scalare con gioia e semplicità, è questo il mio modo di amare il mondo.”

– Steph Davis, High Infatuation

 

Con queste belle parole, genuine ed intrise di un significato profondo, si conclude il mio emozionante viaggio letterario in compagnia di Steph, una donna semplice che ha semplicemente scelto di vivere semplice, per apprezzare e trarre beneficio dalle piccole grandi cose che più ama.

Una donna che ha avuto il coraggio di scegliere di vivere la vita alla sua maniera, maniera che con ogni probabilità le è stata riservata fin dalla sua nascita e che lei ha colto quando si sentiva pronta.

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