Martin rocciatore

Era da parecchio tempo che non ritornavo in queste zone durante il periodo estivo. I pendii di infiniti sfasciumi che portano al Gerenpass, si sa, sono un bell’osso duro per gli arti inferiori pur se il dislivello da coprire rimane abbastanza contenuto. Pesciora, Rotondo, Chüebodenhorn, la musica del terreno è sempre la stesssa e la si può cambiare soltanto con l’avvento di bianca coltre nevosa.

Granito

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Occhi di riguardo

Sapevo che non troppo lontano da casa avrei riscoperto dei luoghi che mi avrebbero riproposto in modo completo l’essenza della montagna che vado cercando. Esattamente quell’elisir di profumo e sostanza che oggi si va pian piano esaurendo, perché il dono del saperlo fiutare ce lo stiamo miseramente auto-estinguendo. Motivo per cui terrò dentro di me questo istinto il più possibile vivo, finché lo riterrò opportuno.

Occhi meravigliosi

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Una domenica bestiale

Ieri il tempo era piuttosto brutto, ne ho approfittato per ripassare un po’ di matematica. Sì certo, come no! Anche oggi non sembra sia tanto meglio ma perlomeno dovrebbe non piovere fino a sera. Probabilmente avrà piovuto fino a notte fonda e la roccia sarà bagnata, speriamo si alzino le brezze diurne ad asciugarla un poco. Ore 5.55, apro la porta di casa dei miei. “Fiiiiiiiiiiiiii” il segnale dell’allarme antifurto mi avvisa che ho trenta secondi per disattivarlo. Corro verso la magica scatolina, pigio il pulsante “disinserito”, non mi resta che digitare il codice segreto.

Assedio

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Mat-estat-ica

Che l’estate sia, per me, generalmente un po’ noiosa è un fatto assai scontato. Umidità + caldo = mai trovato l’esatta soluzione. Precisamente come a scuola, quando i fogli degli esercizi di mate che consegnavo, il più delle volte mi venivano addobbati dal prof con un perfetto 3, un simpatico 2 o addirittura un simbolico 1. Il mezzo punto poteva anche starci per compassione. Tutte note esemplari, mai meno di 1, comunque, perché quello lo “regalava lo Stato”.

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